giovedì 26 ottobre 2023

Anno nuovo classe nuova? CLASSI NUOVE!!!!!!!!!!!


Vediamo che i nostri amici della 1As hanno cominciato a introdurre la loro presenza... ma, amici cari, non dimenticate che non siete soli, siete in compagnia di una nuova classe stupenda: la 1Cs!

Inizia così una bella sfida tra le vostre e le nostre fiabe. Quanto prima inizieremo a pubblicarle, per adesso state in campana pure voi.

Anno nuovo classe nuova


Le pagine web possono avere ragnatele? In teoria no... a meno che non ci trovassimo vicini ad Halloween.

Oppure se lasciassimo passare troppo tempo tra un post e l'altro. 

Anno nuovo e classe nuova, stesso Liceo, stessa docente ma volti nuovi, occhi curiosi, lingue a volte troppo sciolte ma simpatia a palate.

Arriveranno presto i nostri scritti, dunque per adesso state in campana, la 1As sta arrivando !


martedì 9 maggio 2023

A bordo c'è posto


Diamo il benvenuto ad un nuovo gruppo classe, migliore ? peggiore? ai lettori la sentenza.... da parte mia posso solo dire che sono i benvenuti!

Metteremo presto le loro opere.

venerdì 5 maggio 2023

Schiavo dei polpastrelli


Sono un panetto d'argilla nel laboratorio di discipline plastiche del Liceo Artistico e la mia vita non è per niente facile.
I ragazzi sono sempre entusiasti di stare in mia compagnia ma io non sono altrettanto felice di vedere loro.
Perchè? beh, perchè potrebbe sembrare tutta bella l'arte ma non dal mio punto di vista...
All'inizio andava tutto per il meglio ma poi la situazione è pian piano degenerata, hanno iniziato a picchiarmi, sbattermi con forza sul tavolo, strappare pezzi di me, tagliarmi, scavarmi e darmi ridicole forme cartoonesche!
Mi sfrattano con lerci panni  bagnati e mi separano dai miei familiari con un crudele filo di nylon, alcuni miei parenti sono caduti a terra e non potete sapere che fine hanno fatto... gettati via in un bidone puzzolente!
Persino gli insegnanti ci trattano così, se non peggio, sono proprio loro a dare inizio a questa tortura.
Pensavo che almeno loro fossero più sensibili, invece sono come tutti gli altri.
E' una cosa tanto crudele e, infine, quando pensiamo di poter stare in pace, ci mettono in un forno a temperature da fiamme dell'inferno, non potete immaginare che caldo che fa!
Pensano che noi panetti di argilla non abbiamo sentimenti ma loro non potranno mai capire quel che proviamo. Ironia della sorte, adesso degli studentelli stanno scrivendo la mia storia facendo finta di immedesimarsi, che ipocriti!

Eppure mi dicono che a volte qualcosa di meraviglioso esce dai polpastrelli di qualcuno, una vera opera d'arte ma sarà vero o è solo un mito?

1Cs (Ashley, Noah, Chiara e Sofia)

Tante pagine e un solo corpo

 


Dopo una lunghissima nottata  (o magari sono passati tanti giorni) sopra uno scaffale polveroso di una libreria, finalmente vengo preso messo in uno zaino con altri miei simili. Scaraventato sul sedile posteriore  di un autobus pieno di studenti schiamazzanti sotto il sole pungente delle 7.30.

Ad un tratto il chiasso finisce e sono su un banco, tutti tacciono perchè la prof. richiama la attenzione degli studenti ancora assonnati...

Il mio padrone mi apre, mi sfoglia, cerca la pagina giusta e ripassa la lezione o forse la sta studiando proprio adesso.

La voce della prof. lo chiama in cattedra ed io, aihmè, vengo chiuso e rimesso nello zaino buio, tornerò alla luce del sole? Le mie pagine saranno lette e comprese? devo sperare che chi mi ha comprato sia desideroso di apprendere, se no sto fritto!

1Cs (Vittoria, Chiara e Francesca)

A day in the life of a pen

 Salve a tutti! sono una penna dal corpo di plastica e l'anima di inchiostro, anima nera o blu o rossa... alcune amiche addirittura verde o viola. Di me si fa commercio, perdo subito la mia libertà nelle cartolerie o in negozi vari ma, senza essere superba, sono sicuramente molto importante.

Mi ricordo che la mia vita vera è iniziata il 31 ottobre 2022, quando il riccioluto Matteo mi ha portato a casa sua e mi ha messo insieme ad altre compagne nel suo astuccio blu.

Stiamo molto strette tutte insieme ma, per fortuna, ogni mattina Matteo mi porta a scuola dove mi sbizzarrisco a scrivere e disegnare. Che bello essere liberi! Così passano i giorni... ma, quando il mio inchiostro sarà finito, cosa ne sarà di me?  Vi confesso che sono molto preoccupata, mi getterà via? 

Forse c'è una speranza, mi ha detto la penna nera che vive nel mio astuccio che Matteo non ci butta quando non possiamo più scrivere ma ci usa per tirare palline di carta ai compagni.

Certo è un gran malandrino ma almeno posso restare viva anch'io.

a cura degli studenti della 1Cs (Alessio, Mario, Federico e Nikita)

lunedì 3 aprile 2023

L’anello magico

 


C’era una volta una bambina di nome Angelica che apparteneva ad una famiglia benestante, aveva un fratellino più piccolo di nome Simone  ed una sorella più grande di nome Carla.

Un giorno, mentre i genitori andarono ad una cena, la bambina decise di andare nel bosco con suo fratello e sua sorella, durante il cammino la bambina trovò un anello, decise di prenderlo senza dire nulla ai fratelli e lo mise in tasca. Tornati a casa cenarono e andarono a dormire.

La mattina seguente Angelica mise l’anello in uno scrigno riposto dentro l’armadio, l’anello rimase lì per un po', finchè non si trasferirono in una zona più vicina alla città, per poter stare vicino ai parenti. Durante il trasloco, la ragazza, ormai cresciuta, si ricordò dell’anello e decise di indossarlo, appena lo mise si illuminò molto come se fosse magico, lei pensava solamente che si fosse illuminato a causa della luce della luna.

Durante la notte Angelica non riusciva a dormire, decise di andare nel bosco, iniziò a sentire rumori tra gli alberi ma pensò che fosse il vento, poi cominciò a sentire il suo nome in lontananza, decise di tornare indietro finchè non cadde nella trappola dello stregone che abitava nel bosco.

La mattina dopo si svegliò nella sua camera da letto, pensò che tutto ciò che era accaduto fosse stato un sogno, ma poi vide che l’anello era scomparso e realizzò che era tutto vero. Non ricordava niente, cercò di ricordare tutto quello che era successo, era stata addormentata sotto incantesimo dello stregone che, a sua volta, aveva preso l’anello.

Egli viveva in un castello abbandonato in fondo al bosco e Angelica decise di andarci con sua sorella per riprendere l’anello, appena entrate videro dove si trovava l’anello e cercarono di prenderlo ma lo stregone le vide e le rapì.

Il fratello Simone aveva visto Angelica e Carla andare nel bosco, le aveva sentite parlare di questo stregone…

Siccome non tornavano più andò nel bosco a cercarle, intravide un castello, avvistò lo stregone e le sue sorelle. Decise di andarci durante la notte, mentre lo stregone dormiva, a quel punto riuscì a liberarle, ma ad un tratto lo stregone si svegliò, allora scapparono e riuscirono a seminarlo.

Lo stregone cadde nel fiume e annegò. I fratelli tornarono a casa sani e salvi, riuscirono a prendere l’anello e scoprirono che l’anello possedeva il potere del teletrasporto.

Francesca 1Cs

La principessa e la contadina.

 

C'era una volta, tanto tempo fa, in  un regno sperduto, una comune contadina con folti capelli rossi, profondi occhi verdi e una grande voglia di aiutare il prossimo.

Tutti parlavano bene di lei raccontando di come ella li avesse sempre aiutati, tutti volevano diventare suoi conoscenti, amici o addirittura suoi sposi.

Ma, alla principessa del regno questa cosa non andava bene, lei era una ragazza come le altre e per questo finiva sempre in secondo piano e non le andava bene che una contadina fosse più elogiata di lei, era invidiosa di tutte queste voci su di lei e di tutta questa bellezza e voleva che  tutte le attenzioni  dovessero cadere su di lei, perciò decise di lanciare un sortilegio alla contadina così da creare una gemella insopportabile.

Gli abitanti del villaggio credettero che la giovine contadina piena di amore fosse diventata un serbatoio da cui fuoriusciva solo odio, la giovane ragazza dai capelli rossi provò a spiegare cosa fosse accaduto e che non era lei che diceva e faceva quelle meschine cose ma la gente, come c'era aspettarsi, non credette ad una parola.

La gemella sparí da sola dopo non molto tempo dato che il maleficio lanciato era scadente. In passato c'erano già state rivalità tra le due perciò la contadina non ci pensò su neanche un momento e si fiondò a cercare una vendetta in una montagna di libri di incantesimi, fino a che uno non attirò la sua attenzione: un incantesimo in grado di trasformare la persona in un oggetto per il resto della sua vita.

Alla contadina non piaceva far soffrire gli altri ma, dopo le mille cose che le aveva fatto passare la principessa, decise che sarebbe andato bene, perciò si affrettò ad imparare l' incantesimo per poi utilizzarlo.

L'indomani andò sotto al balcone del palazzo reale e pronunciò le parole imparate in precedenza, l'incantesimo funzionò e lo capì solo quando sentì dire di come la principessa era diventata una statua, sul suo volto nacque un minuscolo sorriso, tornò a casa dalla sua famiglia e visse sempre spensierata e contenta.

Ashley 1Cs

Il Fiore del Tramonto

 


C’era una volta una donna bellissima dai capelli corvini e dagli occhi blu mare che abitava tra le montagne e le colline in cerca di qualcuno o di qualcosa che le desse felicità.

La donna, nonostante fosse bellissima, non aveva mai provato cosa significasse amare qualcuno al di fuori di se stessa.

Questo sentimento con il tempo iniziò a trasformarsi in odio e rancore verso tutto ciò che la circondava.

Continuando la sua ricerca, non si rese conto di come il tempo passasse e con lui arrivasse anche il segno degli anni sul suo bel viso di porcellana.

La sua morte avvenne tra le foreste in cui era cresciuta e nella solitudine di cui si era nutrita ma, soprattutto, avvenne al tramonto dell’undicesimo giorno del nuovo anno.

E al suo posto nacque un fiore rigoglioso e dallo stelo fortissimo.

Con gli anni iniziò a girare la voce tra le città del mondo che il “fiore del tramonto” fosse un oggetto di inestimabile valore lasciato dalla donna, con poteri curativi e di ringiovanimento.

Daisuke, un ragazzo molto abile, viveva insieme al padre malato perché era stato avvelenato dalle frecce di alcuni banditi.

L’unico modo per salvare il padre era ottenere il “Fiore del tramonto” che cresceva in una foresta ed aveva poteri curativi.

Daisuke decise di partire in cerca del fiore magico con il suo fedele compagno “Sora” ovvero il suo cavallo bianco, andarono avanti galoppando e trovarono un villaggio con degli abitanti e un capo di nome “Ryuzo” che lo fermò appena lo vide e gli chiese dove stesse andando.

Daisuke gli rispose che doveva andare a prendere un fiore magico per salvare il padre e Ryuzo gli rispose lo avrebbe accompagnato, visto che andava nella stessa direzione e così i due eroi si misero in viaggio in cerca del fiore.

Arrivati a destinazione Daisuke vide in lontananza un fiore che veniva illuminato dal tramonto del sole ma, mentre stava per prenderlo, Ryuzo glielo sottrasse e scappò urlando che in tutto questo tempo lo aveva tradito.

Mentre Ryuzo scappava venne però colpito da un dardo avvelenato e Daisuke lo mise tra le sue braccia e si trovò tra una scelta mortale, doveva decidere se salvare il padre o il suo amico anche se lo aveva tradito

Daisuke, per non essere egoista, scelse di salvare l’amico e di curarlo, il fiore capì il gesto e decise di ricompensarlo facendo vivere anche il padre.

Daisuke e Ryuzo si misero di nuovo in viaggio per tornare a casa e vivere pacificamente e in armonia.

 

Federico 1Cs

venerdì 31 marzo 2023

Azzurra, una storia catanese

 


C’era una volta una bellissima fanciulla di nome Azzurra che amava molto il sole, la sabbia e il mare. Un giorno si sdraiò sulla sabbia per prendere un po' di sole e a un certo punto vide nel cielo uno striscione di colore lilla con una scritta: “la fanciulla che costruirà le più belle sirene di sabbia, verrà con me in un’isola sperduta e lontana”. Azzurra fu molto contenta e si mise subito all’opera, costruì due incantevoli sirene con lunghi capelli ondulati, un corpo elegante e slanciato, con code maestose e imponenti. Ahimè purtroppo la marea iniziò ad alzarsi, Azzurra fu travolta da un’onda gigantesca e intrappolata in una rete di pescatori. Si trovò in mezzo a pesci grossissimi ma, uscendo fuori dall’acqua, vide un bellissimo veliero che era di un marinaio di nome Turi “u piscaturi” che disse: “oh cappero! Che bedda sta carusa!”.

Azzurra era molto impaurita e non riusciva a parlare, così Turi le disse: “stai tranquilla prendi questo grande asciugamano e vai in una delle stanze sottostanti. Vide una stanza piena e addobbata di conchiglie, granchi, stelle marine e cozzole ‘da Playa. Sembrava proprio di stare in mezzo al mare! Nella testiera del letto c’erano dei delfini disegnati e ai piedi, dei polipi. Nei comodini c’erano delle strane lanterne, ne prese in mano una per accenderla ma la lanterna all’improvviso si mise a parlare: “sono Melo, il custode ‘da Trizza”. C’è un’isola di nome Trinacria dove tutto quello che tocchi può essere tuo, come ad esempio cannoli siciliani, arancini, fenicotteri, diamanti, gioielli e vestiti ma devi superare tre prove molto difficili. La prima è di raccogliere molte conchiglie e metterle in un vaso enorme, la seconda è di prendere le stelle marine e metterle in una gigantesca caraffa, la terza consiste nel tornare a riva, prendere tre granchi e portarli nell’isola Trinacria”. Azzurra accettò con gioia le sfide. La ragazza vide attraverso l’oblo della nave un delfino e gli disse: “mi puoi aiutare a raccogliere le conchiglie più belle e metterle nel vaso?” il delfino aiutò la fanciulla e fu molto generoso perché chiamò anche altri amici pesci per aiutarla. 

Il custode Melo fu sorpreso perché non si aspettava che Azzurra superasse tutte le prove. Si arrabbiò così tanto che la imprigionò con le stesse conchiglie che aveva raccolto Azzurra. Le fece un incantesimo che consisteva nel dover viaggiare in tutto il mondo senza poter uscire dalla gabbia di conchiglie. Turi aveva sentito tutto e si organizzò per chiamare al più presto i delfini, durante il tramonto progettarono di buttare in mare la lanterna magica e di portarla negli abissi più profondi, presero di soppiatto la lampada e la buttarono in mare. 

Così l’incantesimo svanì perché la lanterna non aveva più la luce e si era oscurata completamente. I delfini portarono sull’isola la bellissima Azzurra a Turi che si innamorò perdutamente di lei, circondati dai delfini e da altre creature marine vissero felici e contenti.

Vittoria 1Cs