C'era una volta un ragazzino di nome Franco.
Franco viveva in una bellissima casa che si trovava in un bosco.
Un giorno i genitori uscirono di casa lasciando Franco da solo, i genitori raccomandarono a Franco di non entrare nel bosco.
Dopo un po' di tempo Franco andò fuori casa a prendere un po' d'aria ma, in quel momento, vide una farfalla molto bella e colorata e così decise di inseguirla fin dentro il bosco, fin quando si accorse di essersi perso e quindi, preso dalla disperazione, iniziò a correre per trovare la via di casa, ma non trovò la sua abitazione.
Arrivò invece davanti a una casa piccola e molto carina, fatta di pietre e rami di castagno, Franco bussò alla porta e gli aprì un piccolo uomo alto più o meno come lui, che lo fece entrare.
Colui che aprì la porta a Franco era il famigerato “STREGONE SDENTATO” chiamato così per la mancanza dei suoi denti, perché si diceva che da piccolo avesse mangiato troppe caramelle.
Franco impaurito spiegò la situazione allo stregone ed egli gli disse che lo avrebbe potuto aiutare se fosse riuscito a superare tre sfide ma, se ne avesse sbagliata anche una sola, lo stregone lo avrebbe inghiottito in un solo boccone.
Franco, molto spaventato, accettò la sfida.
La prima sfida consisteva nell'uccidere un orco, Franco era disperato ma all'improvviso la farfalla di prima gli lanciò dal cielo l'ascia di argento che con un solo colpo uccideva chiunque. In quell'istante si sentì un urlo strano e molto forte, senza timore Franco afferrò l'ascia e uccise l'orco.
Nella seconda sfida Franco doveva dividere a metà la pietra leggendaria, chiamata così per la sua resistenza e durezza e anche in questa sfida Franco si trovò avvantaggiato sempre con la sua ascia di argento, così l'afferrò e spaccò la pietra creando un ondata di luce.
Infine l'ultima prova prevedeva una sfida tra Franco e lo stregone. Franco conosceva già i suoi poteri e sapeva di essere superiore a lui, ma questo era l'unico modo per tornare a casa.
Iniziò la sfida e Franco cominciò a dare il primo colpo di ascia allo stregone ma quest’ultimo creò uno scudo e l'ascia non lo colpì. Franco iniziò a tremare e lo stregone stava per lanciare la palla infuocata che lo avrebbe ucciso, in meno di un secondo, proprio in quell'istante si vide in cielo la farfalla che Franco voleva prendere e, all'improvviso, la farfalla scoppiò.
Piano piano lo stregone e il bosco in cui era Franco iniziarono a scomparire e il ragazzo svenne, dopo un bel po' di tempo si ritrovò nel suo letto con attorno i suoi familiari. Non si ricordò più niente di quello che era accaduto, ma i genitori gli raccontarono che lo avevano trovato addormentato davanti casa.
Da lì Franco ricordò tutto, soprattutto della farfalla che gli salvò la vita. Da quel momento Franco capì che non doveva mai più uscire da solo.
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