Eryon e Lara vivevano in una casa di campagna lontana dalla città. La loro famiglia era molto unita, abituata a passare i giorni insieme, e a raccontarsi storie la sera, finita la giornata. Il papà di Eryon e Lara, Silco, era un uomo molto forte e rassicurante, sempre pronto a risolvere qualsiasi problema; La mamma, Elysia, era dolce e premurosa. Era una famiglia che sapeva ridere sempre , ma che in qualche modo aveva sempre vissuto una vita tranquilla e serena. Tuttavia, una mattina di primavera, qualcosa sembrava cambiato; Il papà di Eryon, stava per partire; ma non era una partenza come le altre, non era una semplice gita di lavoro di un paio di giorni, ma una missione lunga, forse anche per mesi. Lui partiva spesso per lavoro ma questa volta era diverso, la sua voce era più cupa e gli occhi più preoccupati del solito. La moglie cercava di nascondere l’ansia in tutti i modi, ma Eryon se ne accorse subito a cause delle sue mani che tremavano e per il suo sorriso appena accennato. ”Non ti preoccupare mamma” disse Eryon “papà tornerà presto”. Il padre che non era ancora partito,si abbassò e diede un bacio sulla fronte a Eryon “lo prometto”disse, anche se non sembrava per niente convincente , poi si girò verso Lara e fece altrettanto, ormai nella casa non c’era più l’energia di sempre. Quando Silco salì in macchina, diede l’ultimo saluto: “Eryon, Lara ormai siete grandi, e dovete essere forti. E mi raccomando non dimenticatevi mai di prendervi cura della mamma”. Poi guardò Elysia e disse “ti scriverò ogni settimana, ti amo”. In quel momento ci fu un silenzio assordante.
Quando tutti rientrarono in casa, questa, sembrava più vuota. La sera, dopo cena, Eryon si rifugiò in soffitta, un posto che amava esplorare de piccolo e dove si sentiva al sicuro. Era un luogo pieno di ricordi, vecchi giocattoli e scatoloni pieni di cose dimenticate; Ad un certo punto, però,in un angolo polveroso, Eryon, trovò una scatola di legno che non aveva mai visto; Era piccola, aveva il coperchio intagliato da strani simboli, sembrava antica, però non c’era polvere come gli altri oggetti, infatti sembrava essere stata messa lì da poco. Eryon la prese, e incuriosito la aprì; dentro trovò una lettera scritta dal padre, riconobbe subito la sua calligrafia, anche se non era la solita con cui scriveva solitamente. Eryon la lesse attentamente cercando di capire il significato di quelle parole scritte in fretta, come se il padre avesse avuto poco tempo per scrivere quella lettera. La lettera parlava di un segreto, di un pericolo che minaccia la sua famiglia e che solo un oggetto misterioso può fermarlo. Eryon ripensando alle parole del padre che disse prima di partire, capì che parlava proprio della scatola; Nella lettera infatti il padre chiedeva a Eryon di ritrovare quell’oggetto per proteggere la sua famiglia, poiché lui non può tornare subito. Eryon sentendosi pronto a prendere in mano la situazione, decide di agire da solo. Studiando la lettera, Eryon decifra un indizio che lo porta ad un vecchio edificio, dove trova lo scrigno dorato, descritto nella lettera, così Eryon lo prese in mano e si sentì come se avesse compiuto la missione che gli aveva dato il padre. Lui sa bene che il pericolo non è ancora scomparso del tutto, ma ora è pronto ad affrontare ciò che verrà dopo.
classe 1Cs alunna G.B.
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