C’era una volta, in un villaggio nascosto tra alte montagne e fitte foreste, un giovane contadino di nome Arlen. Arlen era conosciuto per il suo cuore gentile e il suo coraggio, ma anche per la sua curiosità, che lo portava spesso ad esplorare i luoghi più remoti del regno.
Una sera, mentre raccoglieva legna nel bosco, un anziano lo chiamò ,Aveva un mantello e occhi che brillavano come se contenessero secoli di saggezza.
“Arlen,” disse l’uomo, “sei tu il prescelto . Un grande male si sta diffondendo nella tua terra: il Re della Nebbia. vive in un castello oscuro oltre il confine del mondo, da cui invia i suoi servitori per distruggere i raccolti e seminare terrore. Solo tu puoi fermarlo.”
Il giovane era impressionato; “Ma io non sono un guerriero,” disse .
“Lo diventerai,” rispose il vecchio. Con un gesto della mano, estrasse una spada scintillante dal nulla. Era leggera come una piuma, ma emanava una luce potente, come un frammento di stella.
“Questa è la Spada delle Stelle,” spiegò il vecchio. “È l’unica arma che può ferire il Re della Nebbia. Ma ricorda: non basta la forza del braccio per usarla. Devi avere fede in te stesso e nelle tue capacità.”
Arlen accettò la spada, consapevole che non poteva fuggire dal suo destino. Dopo aver salutato la sua famiglia e il villaggio, partì verso il confine
Il viaggio fu lungo e pieno di insidie: dovette attraversare paludi velenose, affrontare lupi spettrali e superare la tentazione di tornare indietro. Quando finalmente raggiunse il castello, il cielo era coperto da una susseguirsi di nubi nere, e la terra era morta sotto i suoi piedi.
Il Re della Nebbia lo attendeva nella sala del trono, un’ombra enorme con occhi rossi e un manto fatto di fumo. La sua voce era profonda e rimbombante.
“Un semplice contadino osa sfidarmi? Non hai speranze, ragazzo!”
Ma Arlen alzò la Spada delle Stelle. “Non sono qui per me. Sono qui per il mio popolo. I tuoi giochetti da malvagio finiranno oggi!”
La battaglia fu feroce. Il Re della Nebbia si dissolveva e si ricomponeva continuamente, rendendo quasi impossibile colpirlo. Arlen lo attaccò più volte, ma ogni colpo sembrava passare attraverso l’ombra.
Ogni volta che cadeva, il giovane ricordava le parole del vecchio: “devi avere fede.”
Chiuse gli occhi e si concentrò, lasciando che la luce della spada rispecchiasse con la purezza del suo cuore. Quando riaprì gli occhi, vide il Re della Nebbia chiaramente per la prima volta: non era altro che paura e odio, una creatura fragile sotto il suo aspetto minaccioso.
Con un ultimo salto, Arlen colpì al cuore la creatura. La Spada delle Stelle brillò come mille soli, e il Re della Nebbia si dissolse in un urlo straziante.
Dal corpo svanito del Re della Nebbia, una sfera di luce si alzò. Era il suo potere, un’antica energia che ora fluttuava verso Arlen. Il giovane, accettò quel dono, sapendo che avrebbe potuto usarlo per il bene.
Tornato al villaggio, usò il potere per purificare i campi, far crescere i raccolti e scacciare ogni ombra rimasta nel regno. Diventò non solo un eroe, ma anche un re saggio e generoso.
E così, grazie al suo coraggio e alla sua fede, il regno visse in pace per molti anni. E il nome di Arlen, il contadino che sconfisse il Re della Nebbia, venne cantato in tutte le terre come simbolo di speranza.
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