Nel cuore di un villaggio nascosto, Elena e Tomaso erano innamorati come nessun altro. Si capivano con uno sguardo, si facevano promesse sotto il cielo stellato, e nessuno poteva immaginare che qualcosa avrebbe potuto separarli. Ma c’era qualcuno che li osservava, un uomo strano e inquietante chiamato Malvagio. Aveva la pelle grigia, come una pietra, e gli occhi gialli che brillavano in modo terribile. Da tempo desiderava distruggere il loro amore, e una notte decise di agire.
Con un potere oscuro, Malvagio fece arrivare una nebbia spessa e un’oscurità che avvolse la foresta. Le radici degli alberi crescevano velocemente, intrecciandosi tra loro e creando una barriera che nessuno poteva attraversare. Elena si svegliò in una stanza che sembrava strana, come se l’aria fosse pesante e la sua casa fosse diventata una prigione. Tomaso, invece, camminava senza sapere dove andare, come se qualcuno lo spingesse verso il bosco. La sua mente era confusa, come se qualcosa di oscuro avesse preso il controllo di lui.
Quando
finalmente si incontrarono, non si riconobbero più. Tomaso aveva il volto
spaventato e la pelle fredda, come una statua
di pietra. "Non posso amarti piu ", disse,
e le sue parole sembravano non venire da lui, ma da una forza malvagia che lo controllava. Elena cercò di
avvicinarsi, ma una forza invisibile li separava, come se fossere in due mondi diversi.
Malvagio, nascosto
tra le ombre, guardava divertito. Aveva ottenuto ciò che voleva:
li aveva separati
per sempre. Elena e Tomaso
erano ora prigionieri nel
"Bosco dell’Amore Infranto", dove le loro anime vagavano senza pace, incapaci di ritrovarsi. E la risata
di Malvagio riempì l'aria, mentre il loro amore, ormai distrutto, si perdeva
nel buio.
classe 1Cs P.R.
una fiaba "alternativa"...
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