lunedì 3 aprile 2023

L’anello magico

 


C’era una volta una bambina di nome Angelica che apparteneva ad una famiglia benestante, aveva un fratellino più piccolo di nome Simone  ed una sorella più grande di nome Carla.

Un giorno, mentre i genitori andarono ad una cena, la bambina decise di andare nel bosco con suo fratello e sua sorella, durante il cammino la bambina trovò un anello, decise di prenderlo senza dire nulla ai fratelli e lo mise in tasca. Tornati a casa cenarono e andarono a dormire.

La mattina seguente Angelica mise l’anello in uno scrigno riposto dentro l’armadio, l’anello rimase lì per un po', finchè non si trasferirono in una zona più vicina alla città, per poter stare vicino ai parenti. Durante il trasloco, la ragazza, ormai cresciuta, si ricordò dell’anello e decise di indossarlo, appena lo mise si illuminò molto come se fosse magico, lei pensava solamente che si fosse illuminato a causa della luce della luna.

Durante la notte Angelica non riusciva a dormire, decise di andare nel bosco, iniziò a sentire rumori tra gli alberi ma pensò che fosse il vento, poi cominciò a sentire il suo nome in lontananza, decise di tornare indietro finchè non cadde nella trappola dello stregone che abitava nel bosco.

La mattina dopo si svegliò nella sua camera da letto, pensò che tutto ciò che era accaduto fosse stato un sogno, ma poi vide che l’anello era scomparso e realizzò che era tutto vero. Non ricordava niente, cercò di ricordare tutto quello che era successo, era stata addormentata sotto incantesimo dello stregone che, a sua volta, aveva preso l’anello.

Egli viveva in un castello abbandonato in fondo al bosco e Angelica decise di andarci con sua sorella per riprendere l’anello, appena entrate videro dove si trovava l’anello e cercarono di prenderlo ma lo stregone le vide e le rapì.

Il fratello Simone aveva visto Angelica e Carla andare nel bosco, le aveva sentite parlare di questo stregone…

Siccome non tornavano più andò nel bosco a cercarle, intravide un castello, avvistò lo stregone e le sue sorelle. Decise di andarci durante la notte, mentre lo stregone dormiva, a quel punto riuscì a liberarle, ma ad un tratto lo stregone si svegliò, allora scapparono e riuscirono a seminarlo.

Lo stregone cadde nel fiume e annegò. I fratelli tornarono a casa sani e salvi, riuscirono a prendere l’anello e scoprirono che l’anello possedeva il potere del teletrasporto.

Francesca 1Cs

La principessa e la contadina.

 

C'era una volta, tanto tempo fa, in  un regno sperduto, una comune contadina con folti capelli rossi, profondi occhi verdi e una grande voglia di aiutare il prossimo.

Tutti parlavano bene di lei raccontando di come ella li avesse sempre aiutati, tutti volevano diventare suoi conoscenti, amici o addirittura suoi sposi.

Ma, alla principessa del regno questa cosa non andava bene, lei era una ragazza come le altre e per questo finiva sempre in secondo piano e non le andava bene che una contadina fosse più elogiata di lei, era invidiosa di tutte queste voci su di lei e di tutta questa bellezza e voleva che  tutte le attenzioni  dovessero cadere su di lei, perciò decise di lanciare un sortilegio alla contadina così da creare una gemella insopportabile.

Gli abitanti del villaggio credettero che la giovine contadina piena di amore fosse diventata un serbatoio da cui fuoriusciva solo odio, la giovane ragazza dai capelli rossi provò a spiegare cosa fosse accaduto e che non era lei che diceva e faceva quelle meschine cose ma la gente, come c'era aspettarsi, non credette ad una parola.

La gemella sparí da sola dopo non molto tempo dato che il maleficio lanciato era scadente. In passato c'erano già state rivalità tra le due perciò la contadina non ci pensò su neanche un momento e si fiondò a cercare una vendetta in una montagna di libri di incantesimi, fino a che uno non attirò la sua attenzione: un incantesimo in grado di trasformare la persona in un oggetto per il resto della sua vita.

Alla contadina non piaceva far soffrire gli altri ma, dopo le mille cose che le aveva fatto passare la principessa, decise che sarebbe andato bene, perciò si affrettò ad imparare l' incantesimo per poi utilizzarlo.

L'indomani andò sotto al balcone del palazzo reale e pronunciò le parole imparate in precedenza, l'incantesimo funzionò e lo capì solo quando sentì dire di come la principessa era diventata una statua, sul suo volto nacque un minuscolo sorriso, tornò a casa dalla sua famiglia e visse sempre spensierata e contenta.

Ashley 1Cs

Il Fiore del Tramonto

 


C’era una volta una donna bellissima dai capelli corvini e dagli occhi blu mare che abitava tra le montagne e le colline in cerca di qualcuno o di qualcosa che le desse felicità.

La donna, nonostante fosse bellissima, non aveva mai provato cosa significasse amare qualcuno al di fuori di se stessa.

Questo sentimento con il tempo iniziò a trasformarsi in odio e rancore verso tutto ciò che la circondava.

Continuando la sua ricerca, non si rese conto di come il tempo passasse e con lui arrivasse anche il segno degli anni sul suo bel viso di porcellana.

La sua morte avvenne tra le foreste in cui era cresciuta e nella solitudine di cui si era nutrita ma, soprattutto, avvenne al tramonto dell’undicesimo giorno del nuovo anno.

E al suo posto nacque un fiore rigoglioso e dallo stelo fortissimo.

Con gli anni iniziò a girare la voce tra le città del mondo che il “fiore del tramonto” fosse un oggetto di inestimabile valore lasciato dalla donna, con poteri curativi e di ringiovanimento.

Daisuke, un ragazzo molto abile, viveva insieme al padre malato perché era stato avvelenato dalle frecce di alcuni banditi.

L’unico modo per salvare il padre era ottenere il “Fiore del tramonto” che cresceva in una foresta ed aveva poteri curativi.

Daisuke decise di partire in cerca del fiore magico con il suo fedele compagno “Sora” ovvero il suo cavallo bianco, andarono avanti galoppando e trovarono un villaggio con degli abitanti e un capo di nome “Ryuzo” che lo fermò appena lo vide e gli chiese dove stesse andando.

Daisuke gli rispose che doveva andare a prendere un fiore magico per salvare il padre e Ryuzo gli rispose lo avrebbe accompagnato, visto che andava nella stessa direzione e così i due eroi si misero in viaggio in cerca del fiore.

Arrivati a destinazione Daisuke vide in lontananza un fiore che veniva illuminato dal tramonto del sole ma, mentre stava per prenderlo, Ryuzo glielo sottrasse e scappò urlando che in tutto questo tempo lo aveva tradito.

Mentre Ryuzo scappava venne però colpito da un dardo avvelenato e Daisuke lo mise tra le sue braccia e si trovò tra una scelta mortale, doveva decidere se salvare il padre o il suo amico anche se lo aveva tradito

Daisuke, per non essere egoista, scelse di salvare l’amico e di curarlo, il fiore capì il gesto e decise di ricompensarlo facendo vivere anche il padre.

Daisuke e Ryuzo si misero di nuovo in viaggio per tornare a casa e vivere pacificamente e in armonia.

 

Federico 1Cs